Ciao amici della danza e non solo, quando pensiamo ad un’attività da far fare ai nostri figli molti di noi pensano a corsi di danza per bambini.

La danza è un’arte inclusiva. Il movimento è un linguaggio universale in cui ognuno può trovare il proprio spazio ed il proprio stile. È vero però che i bambini posseggono delle capacità di apprendimento uniche.

D’altronde la danza è un’attività altamente formativa e che include anche fondamentali aspetti ludici che aiutano il bambino a progredire nel proprio apprendimento senza ansie e timori, dando benessere e creando dei vantaggi per la salute fisica e mentale. I corsi di danza di gruppo sono inoltre un’ottima occasione di socializzazione e di confronto.

La difficoltà di un corso di danza per bambini sta proprio nel riuscire a coinvolgere i giovani allievi. Per tale motivo questi corsi devono essere affidati ad insegnanti di danza di qualità, professionisti abituati al rapporto con i più giovani.

Solo così si può riuscire a far nascere nel bambino la passione per la danza e farlo iniziare fin da piccolo. Certo ora vanno anche molto i corsi di danza classica per adulti seguiti per passione, oppure per mantenersi in forma col sogno di avere gambe da ballerina. Comunque grandi o piccini bisogna sempre scegliere una buona scuola di danza.

Sono tanti i corsi di danza che si possono segurire fin da piccolissimi che portano il bambino ad avvicinarsi a quella che sarà la vera e propria danza:

  1. Danzatricità da anni 0
  2. Movimento creativo dai 2 anni
  3. Giocodanza dai 3 anni
  4. Propedeutica alla danza dai 5 anni
  5. Corsi di danza dagli 8 anni

1. Danzatricità

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Il nome Danzatricità nasce da un’ovvia fusione tra danza e motricità: la motricità decisamente è la base per lo sviluppo dei bambini mentre la danza è la parte artistica e musicale del movimento; non si parla di Danza accademica, ma di un’unione tra motricità, musicalità, creatività.

Un programma codificato per i bimbi dalla nascita al prescuola, nello specifico, da 0 a 36 mesi in compagnia della mamma e poi, in autonomia dai 3 ai 5 anni.

Il programma nasce con il principio di seguire il corretto sviluppo motorio e psicofisico dei bambini nella prima infanzia. Seguendo i principi della studiosa e pedagogista Emmi Pikler. Danzatricità  non vuole imporre nuove scoperte al bambino, ma vuole rispettare il suo sviluppo stimolandone le capacità acquisite. Libertà motoria significa dare al bambino la gioia di scoprire, provare, sperimentare, esercitare, conservare o abbandonare nel corso del tempo tutte le nuove forme di movimento che desidera, chiaramente in tutta sicurezza.

L’adulto non deve forzare il bambino a fare movimenti che lui non abbia mai fatto prima di sua iniziativa e soprattutto non deve obbligare il piccolo a fare attività non necessarie se il bambino non ne sente il bisogno o non ne ha voglia.

Gli incontri di Danzatricità accompagnano i bambini nelle loro scoperte, nel loro sviluppo all’insegna del divertimento.

Ogni incontro dura 45 minuti in cui il conduttore accompagnerà la mamma ed il suo bambino alla scoperta di giochi, filastrocche e movimenti con la musica.

2. Movimento Creativo

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ll Movimento Creativo è una disciplina che mira a sviluppare il potenziale creativo ed espressivo del bambino, dell’adulto e dell’anziano utilizzando differenti linguaggi espressivi con particolare attenzione a quello del corpo. Molto utilizzato come primo approccio alla danza, si può cominciare già dai 2 anni attraverso giochi di immaginazione e fantasia e nel pieno rispetto del proprio sviluppo psico – fisico, infatti, il bambino viene condotto alla conoscenza del corpo e delle sue possibilità motorie ed espressive, alla conoscenza dello Spazio, del Tempo, della Forma, ecc.

Attraverso il gioco della fantasia, i piccoli allievi riceveranno gli strumenti necessari non solo al loro percorso formativo, ma anche a regolare e disciplinare le loro capacità con libertà di espressione. Il corpo, la voce, la musica, lo spazio, diventano le modalità di scoperta delle proprie potenzialità fisiche, artistiche e creative, con le quali sviluppare la capacità di relazionarsi con se stessi e con gli altri, in un clima di distensione e di svago, dove la presenza di regole non imposte aiuta l’evoluzione dell’autocontrollo. In tal modo il bambino acquisisce sicurezza.

Il gioco non è semplicemente un elemento ludico da introdurre qua e là nell’arco della lezione, ma la lezione stessa è un gioco, e il gioco ne diventa l’elemento portante. I concetti primari della Danza vengono introdotti nella lezione sotto forma di gioco, utilizzando anche attrezzi – giocattoli  e oggetti di uso quotidiano, atti a suscitare ulteriori stimoli creativi. L’approccio alla danza sarà in tal modo spontaneo e naturale e, nello stesso tempo, il bambino viene educato, non solo al movimento, ma alla conoscenza di sè, acquisendo in tal modo la consapevolezza ed il controllo delle proprie espressioni emotive e comportamentali. Attraverso il gioco e la fantasia, si conduce inoltre il bambino alla scoperta (o ri-scoperta) delle proprie potenzialità artistiche e creative.

3. Giocodanza

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La Giocodanza Ha l’obiettivo di accostare ed educare alla danza attraverso il gioco, considerando l’attività ludica nel suo aspetto educativo.
Grazie all’introduzione di esercizi-gioco, il bambino ha un approccio spontaneo con la Danza, ma ancora più in generale con il movimento, perché è proprio attraverso l’attività ludica che egli esplora, conosce, per arrivare poi ad esplicare le sue capacità. Attraverso l’ascolto della musica impara ad orientarsi nello spazio assumendo consapevolezza del movimento del corpo nello spazio e delle relazioni che nascono con gli altri bambini e con l’insegnante.
Il gioco sviluppa nei bambini capacità analitiche, critiche e intellettuali, capacità che sono rivolte non solo verso se stessi, ma anche verso gli altri; esso costituisce infatti un’occasione per fare esperienze, un mezzo per conoscersi, esprimersi e comunicare.


L’attività ludica rappresenta l’espressione più immediata della capacità immaginativa del bambino ed è essenziale mantenere (o recuperare) queste possibilità espressive, fondamentali per lo sviluppo della sua personalità. Giocare permette in modo semplice di rapportarsi agli schemi motori di base, fondamentali per lo sviluppo psicomotorio del bambino a prescindere da quale sport sceglierà di praticare.
Inoltre giocare rende più spontanea e immediata la relazione con ciò che condurrà successivamente alla tecnica accademica, facendo del movimento stesso un fattore che armonizza la realtà e la fantasia. Il gioco diviene dunque il mezzo più idoneo per esplorare e conoscere tutto ciò che in seguito diventerà il bagaglio per la conoscenza della tecnica vera e propria.

4. Propedeutica

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A 6-7 anni i bambini entrano nell’età scolare e gli obbiettivi ricercati durante il lavoro del gioco danza iniziano a consolidarsi. In questo momento dello sviluppo psicomotorio del bambino l’apprendimento risulta molto veloce e per questo si inizia ad introdurre un lavoro più preciso e mirato allo studio della tecnica, con l’introduzione degli elementi base della danza. L’aspetto ludico è ancora presente, anche se in forma più ridotta, per garantire maggiormente l’obbiettivo finale che consiste nel potenziamento di specifiche qualità motorie come la mobilità, la destrezza fine e l’abilità. Con i Corsi di propedeutica alla danza, i bambini vengono coinvolti in un’esperienza in grado di sviluppare le loro potenzialità fisiche e musicali anche attraverso attività dal carattere ludico-espressivo.


Il programma prevede movimenti ginnici, ritmi musicali, movimenti nello spazio, esercizi di coordinazione e prime nozioni di danza classica alla sbarra e al centro. Grazie ad esercizi semplici e mirati, il bambino avrà modo di iniziare a conoscere le potenzialità dinamiche del proprio corpo sperimentando i principi base della tecnica (peso, equilibrio, spazio, ritmo) attraverso l’esecuzione dei primi esercizi alla sbarra e al centro. Viene impostato il piccolo sbalzo, rafforzato il lavoro muscolare attraverso specifici esercizi di “sbarra a terra” e introdotto lo studio dell’en dehors. Lo studio del coordinamento e delle andature viene ripreso e potenziato.

5. Corsi di Danza

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La formazione della danza vera e propria non dovrebbe iniziare prima degli otto anni di età ossia quando il corpo di un bambino è pronto per rispettare appieno le esigenze fisiche e gli esercizi legati alla danza. In realtà nelle Scuole che hanno Corsi professionali di danza addirittura l’inizio della formazione vera e propria di danza si comincia a 10 o 11 anni. Ciò non significa infatti, rinunciare a un grande futuro come ballerino. A partire da quest’età, i corsi di danza diventano più tecnici e finalizzati al raggiungimento di una tecnica di ballo perfetta ma non solo!

La danza è in effetti una disciplina sia artistica che sportiva. Le articolazioni dei bambini sono pronte a sostenere le posizioni più complesse a quell’età ma bisogna comunque andarci piano. Si cerca anche di sviluppare una cultura generale artistica tra i giovani bambini al fine di aprire la loro mente e sviluppare la loro immaginazione. È anche a quest’età che i bambini possono scegliere tra le diverse tecniche o stili di danza (danza classica, moderna, hip hop, contemporanea, acrobatica, aerea… ecc).

Può essere interessante iscrivere i propri figli ad una lezione di prova al fine di scoprire i diversi stili. Sicuramente la cosa migliore è cominciare con la danza classica. Cominciare i corsi di danza a quest’età è anche un buon modo di incanalare l’energia dei bambini e di farli socializzare al di fuori dell’ambiente scolastico. Non tutti diventeranno ballerini ma è un’ottima attività con tanti vantaggi.

Dove trovare tutti questi corsi di danza per bambini sopratutto in una città grande come Roma?

Nel piccolo paese è più semplice poiché le scuole di danza sono poche, a Roma le offerte sono tantissime.

Cominciamo col dire che nelle Scuole Professionali ci si accede tramite selezione e bisogna essere veramente molto portati e prepararsi bene all’audizione.

Se il vostro bimbo è piccino quindi è inutile cercare il corso del Teatro dell’Opera o dell’Accademia di Danza, ci si può cominciare ad informare verso i 9 anni e dopo un percorso di Propedeutica.

Per i corsi per i più piccini bisogna rivolgersi a Scuole di danza private, la cosa importante è che bisogna sempre controllare gli studi del Maestro se ha conseguito la Laurea presso l’Accademia Nazionale di Danza o il Diploma presso Teatri importanti come l’Opera, la Scala o il San Carlo oppure se è un maestro di chiara fama ossia che ha avuto un percorso artistico importante, o anche nel caso di Danzatricità, Giocodanza o Movimento Creativo se ha seguito Corsi specifici riconosciuti.

Insomma quando affidate i vostri figli sopratutto se così piccini informatevi bene!!!